sabato 25 luglio 2009

TURISMO...QUEL MURO DEL PIANTO

muro del pianto 

Spiagge quasi vuote durante la settimana e prenotazioni alberghiere in calo. 
I conti si farano in autunno....

Il muro del pianto è facile trovarlo, basta farsi una passeggiata sul lungomare e notare le centinaia di cartelli “affittasi” ancora appesi ovunque sintomo di un anno nero per il turismo di Terracina. Non basterebbe vedere gli alberghi con il tutto esaurito ( cosa che avviene solo in particolari periodi) , visto che i posti letto offerti sono solo una piccola percentuale rispetto al numero delle seconde ( e a volte terze e oltre) case disponibili sul mercato degli affitti e pertanto incidono in maniera fondamentale sull’andamento dell’economia legata al turismo.

 Domandando in maniera “ufficiosa” ad alcune agenzie sembrerebbe che il calo sia del 30%, dati che coinciderebbero con quelli rilevati dai vari osservatori sul turismo che si occupano della nostra provincia e più in generale del turismo italiano mentre sarebbero in contrasto con quelli dell’APT che però ha a disposizione solo i dati forniti dalle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere ma non sulle cosiddette case-vacanze. 

Purtroppo quando si analizzano gli affitti stagionali è difficile dissertare su un dato sicuro visto che le case registrate sono una piccola percentuale, ma basta fare un giro in città per vedere quanti pochi turisti si incrociano nell’infrasettimanale nei luoghi deputati al cosiddetto “struscio” e alla passeggiata del lungomare. 

Lo scenario cambia radicalmente durante i week end, Terracina diventa la meta preferita del turismo mordi e fuggi ( anche se da mordere c’è poco visti i prezzi della ristorazione e quanto a fuggire si devono fare i conti con le lunghe code di auto) che però nel bilancio dare-avere dell’economia terracinese fanno pendere l’ago della bilancia sul rosso visto che lasciano poco denaro e molti rifiuti, inquinamento e ingorghi stradali. Le prime avvisaglie si erano viste durante i ponti nei mesi pre-estivi, rovinati dalle abbondanti piogge ma comunque molto significativi vista la scarsità di prenotazioni alberghiere. 

Agosto incombe con la massa dei vacanzieri pronta ad occupare ogni spazio possibile, ma già si vedono i primi cartelli di affitti quindicinali per agosto, a significare che i proprietari non ci credono molto al mese intero preferendo non rischiare. 

Gli effetti? Si vedranno quest’inverno quando, in un economia senza grandi aziende sul territorio, la massa monetaria circolante sarà inferiore a quella degli anni precedenti grazie ai minori introiti legati al turismo. 

Vedremo finalmente la città correre ai ripari all’inizio dell’inverno, con la partecipazione di tutte le forze economiche e politiche legate al turismo? 

O quei pochi giorni di tutto esaurito basteranno ad accontentare almeno gli albergatori?

 Manca poco e lo sapremo anche se, visto i precedenti e sempre nella speranza di sbagliarci, il fai da te prevarrà sull’organizzato e le puntuali promesse dell’Assessore al Turismo di turno di istituire tavoli tecnici per almeno affrontare il problema si andranno ad aggiungere alle tante promesse alle quali i terracinesi sembrano essersi assuefatti...

Terracina Rialzati
Sergio Arienzo

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