martedì 7 luglio 2009

Censura in Consiglio: torna l’Ancien régime

Vi raccontiamo quanto successo al Consiglio Comunale del 18 Giugno 2009

Recita l’articolo 13 della nostra maltrattata Costituzione:
“La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.”

Crimine: riprendere integralmente la seduta del consiglio comunale per permettere alla comunità di partecipare attivamente alla vita pubblica della nostra città.

Questa è la cronaca di una censura annunciata. Il gruppo di Terracina rialzati si presenta in Comune in perfetto orario e inizia l’allestimento del cartello di protesta contro il Sindaco Nardi, tema: l’ultimo bilancio approvato. Il clima è piuttosto teso, anche se si dissimula una certa aria di confidenza tra i consiglieri e qualcuno non perde l’occasione per fare battute fuori luogo. Non appena introduco la videocamera avverto un serie di occhi indiscreti puntati su di me. Il primo a farne le spese è il cartello di protesta allestito in fondo all’aula, brutralmente asportato senza troppe cerimonie. Arrivano occhiatacce, qualche consigliere si rivolge nervosamente ai pochi vigili presenti in aula. Le forze dell’ordine mi prendono di mira e iniziano a fare dei gesti, un po’ scimmieschi, nei miei confronti. L’esame di antropologia culturale ”non fatto” all’università, mi aiuta a decifrare la loro fisionomia e intendo in pochi secondi un divieto totale alle riprese perché non autorizzate.

Photobucket

Il nervosismo aumenta ogni volta che prende la parola il sindaco. Dall’opposizione nessun segno di civiltà e democrazia. Sono lasciato solo. I miei compagni fanno del loro meglio per registrare la seduta audio e prendere appunti. Ma all’improvviso una voce alle mie spalle rompe la calma serafica e il clima pacifico che aveva distinto le nostre operazioni di servizio sociale.


“Scusi, lei, permette una parola, lei non può riprendere lo sa…”
Inutili le mie rimostranze, l’addetto è determinato e irremovibile. Faccio per spostarmi in un altro lato della sala aperta al pubblico ma una voce ancora più brutale e autoritaria mi blocca.
“Polizia, venga, favorisca i documenti… lei non è auotrizzato”.
Per natura rispetto la legge e i suoi rappresentanti. Raccolgo l’ultimo invito e seguo nel corridoio adiacente alla sala, i due “sconosciuti” (nessuno dei due aveva esposto un documento di riconoscimento). Il primo colpo di scena è la clamorosa chiusura della porta alle mie spalle (un sequestro preventivo? mah!), che esclude gli altri membri del gruppo da un inevitabile dibattito sulla singolare azione di censura.

Photobucket

Dopo qualche chiarimento, il funzionario di polizia e il “guardiano della sala comunale” (così lo chiamo io) ritrovano toni concilianti e cercano di spiegarmi molto educatamente perché non potevo fare quello che stavo facendo. Il cambiamento d’umore non ha impedito ai due di continuare ad arrampicarsi sugli specchi. Nessuna motivazione era ovviamente plausibile: si andava dall’inesistente “riservatezza” dei consiglieri, ai “delicati” contenuti degli interventi, dalla stampa ufficiale, alle autorizzazioni del presidente del consiglio ecc.

Photobucket

Recita l’articolo 21 della nostra sempre più maltrattata e obliata Costituzione: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Molti argomenti portati avanti da due improvvisati avvocati della maggioranza era che “noi” riprendavamo solo i momenti in cui il sindaco si rendeva ridicolo e li postavamo con “commenti” su youtube (noi?). Dal momento che ogni affermazione che non può essere provata, non ha bisogno di essere smentita, ho ammiccato ai due, spiegando sempre molto civilmente che il nostro era al contrario, un lavoro SERIO, come tutte le nostre iniziative: ripresa integrale della seduta e pubblicazione nel giro di 24 ore su un portale liberamente accesibile; obiettivo permettere a tutti di usufruire dei contenuti del consiglio.

“No, ma tu hai ragione, voi fate bene… io personalmente non sono contrario è che ricevo degli ordini, tu mi capisci… Ma poi scusa, voi fate una domanda e vedrete che … (domada protocollata da settimane e in attesa di risposta p.l.c.)
“Se voi vi presentate tutti quanti con le telecamere… noi non ci veniamo proprio… ci avvisate prima e non ci facciamo trovare…”

Capisco che è una guerra di nervi e non vale la pena esasperare questa prima prova. Siamo stanchi e svuotati. Raccoglieremo le forze per un nuovo confronto.

Nel frattempo una discussione sulle riprese video e audio giace dimentica sui banchi del consiglio, in attesa che qualcuno, mosso da alto senso civico, riprenda in mano i lavori e dia a questa città l’opportunità di partecipare in modo trasparente alle sedute.

di
Salvatore Carnevale
Terracina Rialzati

6 commenti:

Agostino Alla ha detto...

Carissimo Salvatore, vuoi le riprese del consiglio?? Te le faccio avere in 40 giorni (credimi è il massimo che posso fare)

Agostino Alla

Agostino Alla ha detto...

...lo faccio solo perchè ci sei andato tu di mezzo mentre io (solo) inveivo fuori la porta

Terracina Rialzati ha detto...

Scusa Agostino, mi sembra di ricordare che fuori da quella porta eravamo in molti...tant'è che abbiamo anche ripreso il momento incriminato...
Roberta Alla

Fulvio Carocci ha detto...

Durante quella seduta,dopo la "performance" dell'amico Salvatore l'assessore Zicchieri mi disse personalmente che aveva capito lo spirito della nostra azione e la condivideva..
Allora io le dico : "Assessore interceda presso il presidente affinchè sia possibile documentare le sedute del consiglio in modo da poter far seguire i lavori dell'assise anche a chi è impossibilitato a partecipare di persona evitando altri scontri inutili,ci faccia vedere quanto pesa all'interno della giunta...."
cmq non dormiamo sugli allori perchè già stiamo intraprendendo le azioni del caso per poter fare il tutto nel rispetto della legge,il tuo "miracoloso" apporto Agostino non può che farci piacere

Anonimo ha detto...

Io non voglio "le riprese" del consiglio, io voglio "fare" le riprese del Consiglio. E' tra i nostri diritti, bisogna solo garantire una certa "professionalità": l'impegno è per uno strumento di confronto politico, la zona franca di una ripresa pubblica. Fortunatamente qualcuno si rende conto dell'assurdità di simili censure. Poiché molti consiglieri sono favorevoli, basta presentarsi come gli esecutori materaili di simili istanze e fornire la documentazione di garanzia corretta. Io penso che si risolverà da sola senza unutili spargimenti di sangue...
Salvatore Carnevale

Salvatore Carnevale ha detto...

Io non voglio "le riprese" del consiglio, io voglio "fare" le riprese del Consiglio. E' tra i nostri diritti, bisogna solo garantire una certa "professionalità": l'impegno è per uno strumento di confronto politico, la zona franca di una ripresa pubblica. Fortunatamente qualcuno si rende conto dell'assurdità di simili censure. Poiché molti consiglieri sono favorevoli, basta presentarsi come gli esecutori materaili di simili istanze e fornire la documentazione di garanzia corretta. Io penso che si risolverà da sola senza unutili spargimenti di sangue...