giovedì 3 settembre 2009

Consiglio Comunale del 2 Settembre 2009 - Incomprensioni, malafede e voti di scambio aleggiano sulla nascita della nuova Azienda Speciale di Terracina

RIUNIONE DI MAGGIORANZA


Questa sera si è celebrata una nuova puntata dell'Azienda Speciale di Terracina (nome ufficiale, dopo le velenose proteste per la decisione impropria di intitolarla definitivamente al compianto Don Adriano Bragazzi), consumata in una sala consiliare strapiena ma con la deludente assenza di parte dell'opposizione (PD e Patto per Terracina) che ha deciso in questo modo di manifestare il proprio dissenso (il Pd fa arrivare in Piazza anche uno strampalato volantino di protesta). Tra banali luoghi comuni e qualunquistici tagli di articolo da impostare, ci sentiamo di analizzare gli argomenti trattati questa sera con un tono scientificamente distaccato, lasciando che le emozioni riaffiorino solo per sottolineare un sinistra reazione del pubblico.

L'atmosfera era carica di tensione, ma non era un sentimento, come ci si potrebbe aspettare, di genuina partecipazione e speranza per il destino di encomiabili lavoratori. Una sorta di cameratismo animava sinistri commenti e assensi in direzione di alcuni consiglieri o incomprensibili ammiccamenti al sindaco. Il dubbio che qualcosa oltre il CDA fosse già stato stabilito, promesso e blindato ha trovato conferma nelle reazioni stizzite di alcune operatrici del settore sociale che non gradivano i commenti e le proteste civili nei confronti dell'amministrazione, e apparse da subito come degli ultras dell’assessore Zicchieri.

Senza scadere in polemiche inutili, ci domandiamo come mai persone costrette a sacrificarsi mesi e anni interi per amore del loro lavoro a causa di amministratori sicuramente non brillanti, possano riporre ancora oggi la loro fiducia in promesse e garanzie di personaggi così poco raccomandabili? Come può il cittadino comune credere che chi amministrava prima e ha fatto un buco enorme nelle casse del Comune, possa oggi con una bacchetta magica risanare tutto e rifar partire il giocattolo? Un'amministrazione incapace di ammettere qualsiasi tipo di responsabilità nel recente dissesto può improvvisamente trasformarsi in una perfetta macchina organizzata? Come si può non comprendere che un impegno di lavoro serio poggia su granitiche garanzie sociali messe per iscritto? L'incomprensibile chiamata per la riassunzione dei vecchi lavoratori non crea nessun dubbio? Perché si stigmatizza chi cerca di capirci qualcosa?

Ovviamente perché inciucio sia, bisogna che tutti gli attori del dramma siano in armonia: dal dirigente dell'azienda speciale (di cui si sono solo dimenticati di indicare il sesso), ai consiglieri e capigruppo con pesanti-familiari conflitti d'interesse, agli assessori compiacenti, agli operatori/operatrici garantiti. Ognuno, insomma, si difende il proprio orticello, incuranti del fatto che l’assenza di legalità e onestà (intellettuale e morale) è inconciliabile con qualsiasi idea di progetto a lungo termine...

La frittata era stata già preparata, le divise della nuova azienda erano state distribuite prima della costituzione: la Dott.ssa Amici e il consigliere Palmacci già le indossavano (camicia per lui e giacca per lei in perfetto stile Hawaii), sicuramente Golfieri (neo-capogruppo PDL, vecchia cambiale saldata, firmata dal sindaco per il cambio di casacca in occasione della destituzione di Percoco) protesterà perché lui non l’ha ancora ricevuta...

La discussione comincia con una sortita dell’assessore – fanciullo - Zicchieri che difende a spada tratta la sua creatura, nata perché come amministratore, non accetta di sperperare il denaro pubblico per mantenere in vita le coop (probabilmente invece si può per lo staff quirinalizio del sindaco!), e, da bravo garante, assicura che i suoi colleghi non hanno bisogno di occupare i familiari o affini, siamo tutti qui per fare politica in modo serio... (ma non erano quelli che nel 2006, sotto il pontificato Masci hanno raccomandato amici e parenti per un posto da interinale come spiaggino? ma questa è un’altra storia e, si sa, il popolo ha la memoria corta o vuole averla!)

A rintuzzare la maggioranza c’è solo Di Mauro, dopo la scomparsa prematura dalla scena di Gianni Percoco, detto anche Ponzio Pilato (dopo la discussione della sua mozione andava via) e le defezioni già elencate. Durante l'intervento del rappresentante dei Verdi, il nostro primo buffone pensa bene di fargli squillare il telefonino per disturbarlo, ridendo in modo irrefrenabile e compiaciuto (commentarlo sarebbe un offesa ad ogni tentativo oggettivo di comprensione della realtà). Abbiamo comunque una certezza: non ci fa, ci è, e con lui tutte quelle pecore che glielo permettono, Morfeo Avelli in primis.

NARDI BIMBO



Di Mauro stoicamente (da antologia il diverbio con Romano Fantasia) denuncia tutte le incongruenze che ci sono: Statuto scopiazzato male da Viareggio, cucito addosso alla Amici per farla diventare direttrice (ma tutti lo negano); costi del CDA che saranno enormi; possibilità dell’azienda di indebitarsi, dando in garanzia immobili comunali che gli saranno trasferiti con il rischio quindi di perderli; statuto dell’azienda che cozza in molti punti con quello del comune (p.e. possibilità di distacco funzionale dei dipendenti comunali per lo statuto dell’azienda, per quello del comune andrebbero assunti direttamente dalla stessa,la non conformità all'art. 57 dello statuto comunale dell'assunzione del direttore per chiamata diretta ecc.).

C'è anche il tempo per Masella di fare una citazione delle sue: in un passaggio dell'intervento, che prova ad essere una difesa un po' traballante dell'istituzione di questa azienda speciale, paragona l'andamento della serata all' attacco a Forte Apache...

Dopo la favola della maggioranza diligente e trasparente raccontata dal capogruppo Golfieri, c’è la replica del sindaco. Costruita su un improbabile trattato di macroeconomia preso da qualche enciclopedia, il primo cittadino si avventura in un'analisi di politica internazionale del tutto fuori tema tanto che, quando si sofferma sull’asse del Pacifico tra USA e Cina, un noto personaggio locale seduto tra il pubblico sbotta così: Huhm... e che tè da j a fa la guerra... Dopo aver annunciato il siluramento del ragioniere capo Maragoni per il fattaccio degli stipendi comunali giunti in ritardo, che assicura verranno pagati questa settimana perché in cassa ci sono oltre 1 milione di € (erogati da Regione ed Equitalia e che magari dovevano servire ad altro?), mette il marchio D.O.C.G. sull’azienda speciale, assicurando la sua personale (e insindacabile) supervisione critica. E I DEBITI? chiede qualcuno dal pubblico. Il prode sindaco, in un primo tempo ignaro della provenienza della domanda, tenta una timida risposta, cercando con lo sguardo chi nell'assise avesse pronunciato quelle orrende parole. Quando capisce che si tratta del pubblico, un velo di ira maschera il suo volto e in preda a spasmi dittatoriali/assolutisti liquida la faccenda con frasi tipo: Non meriti neanche una risposta; chi sei tu? qualificati, non sono tenuto a darti spiegazioni, ecc. ecc.

Terminato questo colorito intervento, prende la parola Mazzucco che fa un excursus delle sue ferie, informa il presidente di non essere stato invitato al calderone PDL di mezz’agosto, e dice di aver scritto una lettera a Bertone e a Bagnasco sul caso “Boffo-Feltri”, chiedendo le dimissioni del direttore di Avvenire (sicuramente i cardinali lo avranno preso in grande considerazione da buon cristiano qual è, e magari avrà guadagnato anche la benedizione di Silvio, di cui è devotissimo); afferma che la gestione della multiservizi di Aprilia è stata una vergogna, ma quando il suo collega Caiazzo (di un gruppo PDL diverso però) interpreta la sua dichiarazione come giustizialista verso l'illustrissima dottoressa Amici, scatta dal banco e si dichiara ultragarantista per le vicende giudiziarie, pur mantenendo la condanna della gestione amministrativa!

Non avevamo dubbi, un Mazzucco giustizialista solo Caiazzo se lo poteva immaginare. Alla fine dopo aver condannato la nascita dell’azienda, perché contrario per principio a questo tipo di società, invece di votare contro, si astiene.

Al voto: 16 SI, 1 NO (Di Mauro) e 1 ASTENUTO (Mazzucco). Approvata la costituzione dell’Azienda tra gli insopprimibili belati del pubblico.

Parte della maggioranza sembra nutrire dubbi sui protagonisti del dissesto di Aprilia, tanto cari al sindaco, eppure nemmeno questo sembra scalfire le certezze di alcuni. Ci aspettavano approfondimenti tecnici per meglio capire i passaggi che porteranno dall’istituzione all’azienda, invece niente, tutto di nascosto nelle stanze del potere, di fronte all’opinione pubblica solo pacche sulle schiena e complimenti stucchevoli. Sarebbe stato un gran momento di partecipazione popolare su un argomento particolarmente sentito dalla collettività per le situazioni sociali coinvolte: con amarezza denunciamo ancora una volta uno scarso acume politico, un’incompetenza ormai sintomo distintivo della politica terracinese e la prostituzione intellettuale del popolo, in cambio di una promessa fatta dal peggiore dei marinai.

Ao, ma ancora ce stai a pensà, chist’ ‘tenn da magnà, ce serven’ i sord, j stipend’, che cazz ce frega della morale…


In effetti, non fa una piega!

Nel corso della serata si segnala anche l’approvazione all’unanimità della mozione dell’UDC per accelerare i lavori sulla strada del Lungolinea Pio VI, chiusa da tempo per un cedimento strutturale e la nascita del gruppo consiliare del PDL, formato da 13 consiglieri: Avelli, Cicerano, Pietricola D., Pietricola R., Golfieri, Masullo, Acanfora, Caiazzo, Palmacci, Fantasia, Bellezza, Fratarelli e Monti, capitanati da un impavido, Valerio Golfieri, reggitore di anime discordanti, non molto tempo fa confederate con alcuni dell’opposizione... ma si sa, il miraggio di una candidatura con Silvio rappresenta un’oasi di salvezza per le comparse della politica locale...

Terracina Rialzati

6 commenti:

Anonimo ha detto...

che schifo...

Anonimo ha detto...

Il Signor Nardi si sta inventando qualsiasi cosa e I Terracinesi Pecoroni abboccheranno, vedrete alle prossime Elezioni ce lo troveremo ancora tra i piedi per darci la mazzata finale........ La Vostra informazione è chiara e ben fatta, peccato che non tutti riescano a capire veramente cosa leggono.
Ci Hanno trascinato in un pozzo nero ..... che vergogna!

luca ha detto...

mi chiedo quale sia il motivo per il quale questo comune non venga commissariato...

Anonimo ha detto...

non possiamo far altro che contare i giorni che ci separano dalla libertà...e continuare a denunciare questo schifo!

Anonimo ha detto...

si anonimo, hai ragione, comincia a contare....

proletario ha detto...

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