martedì 23 giugno 2009

IACP: una vergogna tutta terracinese…

Proprietà pubblica cercasi. Questo è l’ingresso principale alle case popolari by IACP di Terracina, costruite negli anni ‘80 sul PORTO ROMANO. I signori condomini residenti in appartamenti pagati con i soldi di tutti, si sono assicurati in questi anni un uso esclusivo della strada pubblica che attraversa il condominio e collega le due strade principali che lo costeggiano. Il cartello ironicamente riporta le condizioni di questo uso privato: una sola auto per abitante e la tempestiva chiusura della catena dopo il transito. Pensate cosa accadrebbe se tutti gli altri “fessi” che vivono in centro facessero la stessa cosa!


Tutto è iniziato così: diciamo che è una stada chiusa, così nessuno entra!

La chicca finale con tanto di paletti/catena e un cartello che segnala la fine di un inesistente percorso pedonale e ciclabile. Da notare il riservatissimo posto auto che si è venuto a creare.


Cartolina di questa situazione, la vasta area del porto romano infestata dai vegetali e concimata da ogni sorta di animale (esseri umani compresi) portata a spasso da padroni incapaci di cogliere la “sottile differenza” tra un sito archeologico di fama internazionale e una discarica a cielo aperto… Umiliante!


di
Salvatore Carnevale

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa se te lo chiedo, ma tu sei sicuro che quella sia una pubblica via? Ha un nome? Hai controllato se nella topografia comunale risulta strada pubblica?
Così, a occhio, direi che si tratta del parcheggio del complesso di proprieta' dell'istituto IACP, e la cartellonistica mi sembra proprio di produzione comunale. Quindi direi che a prima vista ci siano state delle richieste da parte dei condomini e delle accettazioni da parte sia dell'istituto che dell'ufficio viabilità del Comune.
Magari mi sbaglio, ma per questo caso mi sembra che si stia cercando un po troppo il pelo nell'uovo.
Saluti
Simone

Anonimo ha detto...

La strada e pubblica,se andate a fondo troverete molte marachelle... Auguri. Giovanni

Anonimo ha detto...

Che io sappia fu fatta richiesta di chiudere la strada al comune parecchi anni fa ma poi non so come sia finita (Se stia stata chiusa legalmente o no). La domanda che mi nasce spontanea è : "Se la strada è pubblica come gli è passato in mente a quelli del comune di rilasciare anche i passi carrabili?"

Anonimo ha detto...

"che io sappia", "la strada è pubblica" ecc. ecc.....
io volevo solo sapere dall'iniziatore della discussione se aveva dati certi e incontrovertibili.
Attenzione a sollevare questioni che poi alla prova dei fatti rischiano di cadere svuotate di contenuto.
Il rischio che corre un blog sicuramente meritevole come questo, è quello di ritrovarsi in debito di credibilità.
Quindi io propongo soltanto di sollevare questioni per cui si abbiano prove certe e documentate.
Coi si dice, si sa, è evidente non si va molto lontano.
Saluti
Simone
p.s. è segno di buona educazione firmarsi. grazie

Terracina Rialzati ha detto...

Ragazzi,una sola domanda...quando mai la strada fosse privata( e Salvatore ci assicura del contrario) perchè il comune avrebbe dovuto installare i lampioni?????

Anonimo ha detto...

Salve Mi chiamo Alessandra ho 32 anni e scrivo per chiarire alcuni punti che ho letto su questo blog e su alcuni giornali locali poco chiare e per certi versi di cattivo gusto, almeno per il mio punto di vista.
Punto n 1
quando il sig carnevale afferma che le case popolari sono state costruite con i soldi dei cittadini può avere anche ragione ma deve anche sapere che il 90 percento di quelle case ore sono proprietà dei cittadini.
I miei genitori dopo 32 anni di fatiche, in cui mo padre faceva anche due lavori, senza riposare, senza sentire fatica, senza stancarsi mai, mia madre nn ha alzato la testa per 12 ore da una macchina da cucire per anni, noi figli cresciuti tra la scuola ed il lavoro estivo educati con tutti i valori morali e sociali, cercando di fare di quei sacrifici dei frutti per un futuro migliore.
i miei genitori sono stati i primi che negli anni 90 hanno RISCATTATO (OSSIA COMPRATO) la casa popolare, con tanto di mutuo ed a caro prezzo come penso tutti, stesso sudore, stessi sacrifici, stessa fatica dei suoi genitori, di quelli di tutti.
in questi anni molti hanno optato per questa scelta, conveniente si ma dopo anni di salato canone d'affitto pagato regolarmente con bollettino postale al IACP almeno ci si può addormentare la sera in un letto e pensando che si è in casa propria.
Molte scale non sono più di competenza iacp, solo alcuni servizi, resi male tra l'altro e autotassandosi su PULIZIA GIARDINO, RIMOZIONE DI RIFIUTI lasciati dai gentili ragazzi che nei week end si ritrovano nei locali sorti negli anni nel quartiere e che nn contenti del degrado generale, pensano bene di lasciare bottiglie o spaccarle ovunque nella zona.
i tossico dipendenti lasciano i loro preziosi "ricordini" ovunque non curanti di bambini che giocano nel cortile o di passanti.
Più volte nella notte molti condomini rischiano di trovarsi in situazione difficili al rientro a casa, magari incontra qualche ubriaco in vena di rissa per ogni stupidaggine o magari di rissa proprio in quei locali che svegliano il quartiere proprio nel cuore della notte e ci sono condomini ancora che lavorano 12 / 14 ore al giorno per pagare il mutuo, il canone.
Quindi vede sig. carnevale io sono con lei quando dice che la città è nel degrado ma lei oltre a far pubblicare questi bellissimi articoli, ma poco reali, poco veri, in cosa altro si adorepa personalmente?
Le famiglie dell' ORMAI EX IACP di via traiano si sono inpmegnati per anni, per avere una casa loro, pagando canone, pagando il mutuo (come tutti coloro che sognano una casa propria) ed ora hanno sscelto da mesi e mesi di pagare un giardiniere che ogni 15gg ripulisce le aiuole e il cortiletto interno.
Ogni settimana le signore (e parliamo di donne dai 50 ai 75/80) anni scendono con scopettoni e candeggina per ripulire le schifezze lasciate qua e la pernn parlare dei muri che oramai sono diventati DEGLI URINATOI PUBBLICI!
Se non le dispiace le case, gli appartamenti i miei genitori e centinai e centinai di casa se la sono sudata......e sudata....e sudata e cercano di mantenerla in buono stato, nel limite del possibile ovviamente visto l'inciviltà in cui vive la città.
Punto n 2
lei è assolutamente sicuro che gli abitanti dello IACP si siano appropriati da un giorno all'altro di quella stradina?
Ha mai visto la documentazione?
Sembra, e lei ha messo anche le foto, che ci siano cartelli autostradali, passi carrabili (che i condomini pagano regolamente) rilasciati dal comune.
Ora che questa cosa nn le piaccia o non piaccia ad altri è un punto ma dire ed intitolare un articolo di cui lei non si espone più di tanto con "IACP: una vergogna tutta terrinese" lo trovo davvero inopportuno.

Anonimo ha detto...

se la proprietà è pubblica o no lei può affermarlo su quali basi?
e comunque c'+ sempre una regolare firma del comune in qualità dell'ufficio viabilità.
io non ricordo marachelle ma ricordo di una strada che non poteva essere chiusa per via di una attività commerciale , ora chiusa da anni,proprio in magazzini IACP e di uffici comunali.
Vorrei che per favore invece di intervenire su una stradina di cui la pratica è stata regolata dopo anni e anni di vicissitudini lei si occupasse di scrivere, non dico tanto ma QUALCHE PAROLA positiva sull'impegno di mantenere pulita la zona, che fa fatica mi creda a restare tale.
Mi piacerebbe che lei pubblicasse anche questa mia replica sui giornali, almeno per dare la possibilità a tutti di farsi un'idea s'è vero o no quanto afferma.
Non mi sembra che abbia speso una parola per il parcheggio davanti le EX IACP, in cui vengono ogni anno posteggiate per tutta la stagione estiva le giostre, quando è stato raso al suolo il parco del montuno (dove ci abbiamo giocato tutti da bambini) per fare un parcheggio..............ma il parcheggio c'era già e a pochi metri di distanza!!!!
Spero di essere stata esauriente e sono a completa disposizione per ogni chiarimento, o scambio di opinione ma la prego cerchi di non essere così sgradevole con chi ha lavorato tanto, proprio come tutti!
Un saluto
a presto
Alessandra

Anonimo ha detto...

RISPOSTA

Ringrazio tutte le persone che hanno contribuito a questa discussione, in particolare la signora Alessandra che ha voluto condividere con noi una lodevole esperienza di vita privata (la storia dei sacrifici della sua famiglia per riscattare la casa e il quotidiano impegno per mantenere le zona pulita) e passo a chiarire alcuni punti che rischiano di rimanere oscuri se non integrati.

Una costante nelle domande poste, riguarda le veridicità delle nostre affermazioni. Noi crediamo religiosamente nella sacralità della fonte e nel documento citabile e rintracciabile, pena, come ricordava Simone, la serietà della filosofia del movimento.

Sulle certezza della fonte non v’è dubbio perché abbiamo ricevuto precise informazioni dai funzionari ATER di Latina: l’architetto responsabile ci ha ricordato che la proprietà IACP ricopre esclusivamente la sagoma della costruzione, e arriva fino al marciapiede adiacente che ne racchiude il perimetro, ergo: NIENTE STRADA; ha confermato l’invio di ben due lettere agli amministratori del condominio e ai Vigili urbani di Terracina, in risposta alle richieste di chiusura della strada pubblica, dando parere negativo!
La documentazione, poiché non siamo né residenti, né amministratori del condominio, deve essere richiesta al Comune (cosa che stiamo facendo) che inoltrerà la domanda a Latina: solo a questo punto l’istituto potrà recapitarla al nostro indirizzo (insomma il solito iter burocratico).

Stupisce che la signora Alessandra, affermando di essere a conoscenza, cito, ''di una stradina di cui la pratica è stata regolata dopo anni e anni di vicissitudini'', ignori gli impedimenti che a norma di legge vietano la chiusura di una strada. O vi siete affidati ad amministratori incapaci, che hanno adottato la strategia dello scambio del voto col politico compiacente di turno, che ha insabbiato l’ennesima domanda di chiusura (silenzio assenso); o siete vittime ''ignare'' di un abuso che coinvolge più parti, perpetrato ai danni della collettività: se il problema della vostra zona è il parcheggio e a dirlo siete soprattutto voi, condomini dello IACP, accontentarvi perché non vi lamentiate delle giostre del piazzale, potrebbe convenire a ''qualcuno'' (pure ipotesi).

A tal proposito ricordo che c’è un’ordinanza su in Comune in attesa di essere eseguita da circa un anno, che prevede LA RIMOZIONE DELLE GIOSTRE in zona periferica. Perché nessuno di voi sa niente? Perché il Comune non sfrutta l’ampia area di parcheggio a vostro favore?
Noi abbiamo già segnalato la situazione del Montuno (mostruoso scempio dell’unico parco che abbiamo); è stato realizzato un bellissimo documentario a riguardo; il video è visibile sul blog e presto sarà caricato anche sul portale. Sulla questione della “mobilità’’, insomma, siamo molto attivi. (continua)
di Salvatore Carnevale

Anonimo ha detto...

Caro Simone, altro che ‘’pelo’’ qui abbiamo trovato una ‘’trave’’. Noi siamo curiosi di sapere come sia stato possibile, in una situazione simile, rilasciare addirittura passi carrabili. Da chiarire, a mio avviso, anche la presenza dei nuovi lampioni montati sui marciapiedi a ridosso dei resti del porto e che insistono sulla strada. In sostanza, chi paga i servizi e il mantenimento di questa strada? E’ una strada pubblica curata dal Comune ma utilizzata solo dai condomini?

Quello che ci preme denunciare è che per rimandare il problema cocente del parcheggio al porto e lo spostamento delle giostre, si sacrifica un bene pubblico: i lettori più accorti avranno notato che dietro una banale stradina si celano problemi e interessi più grandi, che coinvolgono tutta l'area della ''marina''.

Mi piacerebbe tanto che da questa discussione emergesse un sentimento di ritrovata partecipazione cittadina. E' arrivato il momento di fare ‘’mea culpa’’, di smetterla di pensare solo al proprio orticello. Chi ci governa non sa risolvere i problemi: ogni anno si accumulano. Dobbiamo dire basta alla politica dei compromessi, dei giochetti. Voi che vi lamentate del Montuno dovreste essere i primi a denunciare l’amministrazione che pretende di risolvere i problemi concedendo un’appropriazione indebita di suolo pubblico. Veramente pensate che chi svende i beni comuni, sia un buon amministratore?

La signora Alessandra, cresciuta ed educata nel rispetto dei più alti valori morali, dovrebbe adontarsi nel vedere accostato a simili misfatti il rispettabile nome della sua famiglia. Per questo la invitiamo a sostenere chi si batte per la legalità e il ritorno in questa martoriata città del più alto senso civico.

P.S. Rispondo, per educazione e non per vanità, ad una domanda diretta della signora. Il sottoscritto si sta occupando personalmente, quindi di tasca propria, del recupero di beni destinati alla collettività ma in deprecabile stato di abbandono. Cito il più interessante, il recupero della Chiesa dell’Annunziata (ex chiesa in verità), destinata a trasformarsi in un importante polo di aggregazione (è un locale dall’acustica notevole, situato in pieno centro). Ovvio che si parla di piccoli interventi (alla portata di un normale cittadino) svolti per ricordare alla comunità ciò che le appartiene e per mettere in moto la complessa macchina burocratica che sottende ogni buon progetto di recupero.

di Salvatore Carnevale

Anonimo ha detto...

Salvatore for President!!!!

Anonimo ha detto...

Quindi mi sembra di capire che si sia al cospetto di una ineludibile strada pubblica!....cara Alessandra e caro Simone...il mio rispetto per i vostri genitori e per tutta la generazione precedente e quella precedente ancora...ma la cosa pubblica è pubblica...quindi di tutti...poi se si erge sopra 2000 e più anni di storia la cosa è ancora più grave. Siccome ritengo voi non colpevoli direttamente di questo scempio come non lo ritengo i vostri genitori, vittime della politica dello scambio tanto cara ai politici democristiani di una volta, fate qualcosa di utile e noi ve l'appoggeremo...Adottate il porto di Traiano...formate un'associazione che si preoccupi del suo ricupero, del suo mantenimento e della sua promozione...non costa molto...forse qualche ora di impegno...almeno legittimerete moralmente, davanti alla città e alla storia, il vostro diritto a vivere in un luogo dove mai e poi mai si sarebbe dovuto costruire un scempio tale. Cordialmente,
Daniele