domenica 21 giugno 2009

2009: ODISSEA NEL CONSIGLIO

Il 18 giugno 2009 verrà ricordato dai terracinesi come la giornata in cui, in occasione dell’approvazione del bilancio comunale 2009, l’amministrazione Nardi ha subito il più vigoroso attacco politico cittadino dal suo insediamento.
Una maggioranza, quella all’ombra di Pisco Montano, che si presenta coesa all’appuntamento più importante dell’anno e che, nonostante le lacerazioni interne, i recenti problemi giudiziari che hanno coinvolto alcuni suoi membri e le spinose questioni attinenti alla fatiscente condizione della città, fa sfoggio della sua consueta e arrogante determinazione.

Sono le ore 20 circa, quando nell’aula consiliare ormai zeppa di creditori, ex fedelissimi trombati dalla presente amministrazione, cittadini stufi e semplici curiosi accorsi per l’occasione, risuona il campanello del presidente Avelli che da avvio ai lavori.
Ci sono tutti, gli assessori, i Consiglieri di opposizione e quelli di maggioranza tra i quali banchi si scorgono anche figuranti chiamati per l’occasione dal Sindaco stesso.

Ad attendere il nostro “Cavaliere scamiciato”, entrato per ultimo in aula, si innalza dai banchi del pubblico un cartellone gigante preparato dai ragazzi di Terracina Rialzati e ritraente lo stesso primo cittadino nelle vesti di un’occasionale mago Otelma.
Tempo pochissimi istanti e il cartellone viene rimosso dai fedelissimi vigili urbani accorsi su esortazione dello stesso Presidente Avelli.
Il primo a prendere la parola e ad esporre il Progetto di Bilancio è lo stesso Sindaco Nardi.

Il primo cittadino, in quello che risulterà essere poi un lungo commiato della nostra cara città, esordisce, addebitando alle note problematiche economiche internazionali, le responsabilità della disastrosa situazione economica delle casse comunali e, tra crisi internazionali e problemi della fame nel mondo, trova anche il modo di compiacersi per il fatto di rappresentare il Comune, a detta sua capofila nella Provincia di Latina nella gestione dei servizi sociali. Mah….!!!

È tra l’ilarità generale di queste parole, vuote nel senso quanto nella sostanza, che si consuma il primo scontro tra il pubblico presente e il primo cittadino.
Infatti, il Sindaco, in preda ad un vero e proprio raptus compulsivo, proprio di chi non dorme sonni tranquilli da qualche tempo, sobbalza dalla sua poltrona e inveisce contro un membro del pubblico, reo a suo parere di non approvare la sua persona e lo invita nel contempo a sedersi al proprio posto e a svolgere la propria funzione di Sindaco della città.
Siamo al primo scontro della serata e non sono nemmeno le ore 20.30.

Prende la parola l’assessore Ferrari.
L’illuminato assessore snocciola uno ad uno tutti gli interventi previsti.
Si parte con il progetto della messa in sicurezza della scuola di Borgo Hermada, per poi continuare con i progetti di riqualificazione della zona di Viale Europa, con gli interventi sul porto di levante, con il ripristino della navigabilità dei canali della Bonifica e per finire, con la costruzione dell’anfiteatro del mare e del centro sportivo del quartiere Calcatore.
Tra lo scetticismo generale, i soliti diverbi e i mugugni serpeggianti tra i banchi dell’opposizione, si conclude l’intervento del Consigliere Ferrari e prende la parola il consigliere di opposizione Alla.

Il consigliere dimissionario del PD esordisce ringraziando i presenti degli auguri ricevuti alla luce del nuovo incarico istituzionale che andrà a ricoprire presso il Consiglio Provinciale.
A tal proposito, il sottoscritto, associandosi a tali auguri, ricorda ad Alla di dover rappresentare quel referente istituzionale presso la sezione provinciale del PD, che tanto manca alla nostra città. Questo lo dico affinché Alla possa spiegare ai propri colleghi di partito l’importanza storica, culturale, artistica e sociale della nostra città.
Infatti, sarà sfuggito a molti, ma non al sottoscritto, che tale fatto sembra non ben conosciuto dai consiglieri pontini del PD, intenti per lo più a programmare il recupero del patrimonio culturale provinciale rappresentato dall’Oasi di Ninfa, dalla Via Ninfea, dal Castello dei Caetani o a valorizzare la festa patronale dei Cornuti di Maenza o dei Butteri di Cisterna, dimenticando la nostra città e il suo immenso patrimonio storico e di folcloristico di cui è depositaria, come ad esempio la Festa del Mare. Tutto ciò era sul programma elettorale del candidato presidente della provincia in quota PD alle ultime elezioni. Complimenti!!!

Tornando a noi, dopo aver esordito con una metafora cinematografica,…”con questo bilancio sembra essere in 2001: Odissea nello spazio!..”,essersi rammarricato per la caduta anche "dell'ultimo degli indiani" (l'assessore Pernarella) e dopo aver quantificato il debito di questo Comune intorno alla cifra di 119 milioni di €!!!!, Alla demolisce l’intero impianto contabile, e fa presente alla maggioranza i gravi rischi che corre il Comune, in riferimento alla spinosa questione dei ricorsi contro la T.a.r.s.u. e la sentenza che ci vede soccombente in primo grado con SLIA.

Poi prende la parola il consigliere Di Mauro che attacca con foga la previsione di bilancio strampalata presentata da questa maggioranza, accusa questa amministrazione di non avere un’idea di città, di essere alla mercè delle volontà dei privati, di andare a braccio e di rincorrere continuamente a tappare i buchi di bilancio spostando soldi di qua e di là all’occorrenza… tutto questo accende l’ira di Fantasia che sbraita contro Di Mauro costringendo Avelli a richiamarlo all’ordine…
E fino a qui, nonostante un dibattito comunque acceso, la situazione sembra essere sotto controllo.

Ma un colpo di scena è alle porte. D’improvviso nella sala consiliare scende il buio più totale.
Esatto un vero e proprio black out…alla faccia della legge 626!!!
Un buio pesto, che pervade da nord a sud tutta la parte alta della città e che, ahimè, rimane il simbolo, l’emblema, l’effige di questa ordinaria serata di follia.
Nel buio pesto (forse in bilancio non c’era posto per una lampada di emergenza) le parole dei cittadini stigmatizzano la situazione…. si sente un “Pagate le bollette…” echeggiato subito da un “attenti ai portafogli…” che è tutto dire.

Passa più di un’ora prima della ripresa dei lavori e la situazione non sembra cambiata…
Prende la voce il consigliere Masella e l’unica cosa di nota da rilevare di questi 25 minuti del nulla politico e tecnico è la questione relativa all’utilizzo o no di penne ad inchiostro a scomparsa per la scrittura del piano triennale delle opere…saranno le famose penne “Replay”?…tanto usate da noi in gioventù e vietate da qualunque professore che si rispetti? Mah…sembra questione non da poco!
3-2-1…e tocca al consigliere Bernardi.
Il consigliere, presentatosi all’occasione con tanto di camicia rossa e spirito garibaldino, attacca con asprezza il progetto di bilancio, scatenando in questo modo le ire nell’ordine prima dell’assessore Ferrari, poi del Sindaco Nardi, e infine dei consiglieri Acanfora, Palmacci, Masella e Fantasia il quale, con urlo poderoso e maglio perforante, passa all’attacco del consigliere Zappone.

Prende la parola tra lo stupore e le perplessità di tutti i presenti, il capogruppo Maragoni, il quale, esponendo quello che è successo nei giorni addietro al Pri, scioltosi come neve al sole, si dichiara appartenente all’area di centro destra con i fratelli Lauretti, ma non appartenente a nessun partito, almeno momentaneamente.
L’ilarità e lo stupore aumentano…”chist’ neanche t’è i partit è già cumanna…roba da pazzi!!!” si sente tra gli spalti...
Il capogruppo del partito ancora da scegliere, meglio conosciuto come “o’spione”, attacca la maggioranza sulle precedenti politiche di bilancio, da lui evidentemente sempre approvate, e si dichiara disposto ad approvare l’odierno testo, in quanto rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alle precedenti politiche fiscali adottate e di cui si compiace. Alla faccia della coerenza!!!!

Le discussioni continuano e gli schiamazzi, le sigarette e i turpiloqui del cavaliere scamiciato sono sempre più veementi, fino a che prende la parola Gianni Percoco.
Il consigliere Percoco è un vero fiume in piena. Ne ha per tutti. Brandisce vecchi articoli di giornale contenenti dichiarazioni e intenzioni mai realizzate, sventola delibere approvate a cui non ha fatto seguito nulla se non l’esatto contrario e attacca le nuove scelte dell’amministrazione in tema di bilancio e sviluppo della città, in particolar modo gli interventi sul problema dell’immondizia. Ma è sulla questione del porto, ormai da tempo immemore proprio cavallo di battaglia, dove si accende una violenta discussione con l’assessore Ferrari, sedata si fa per dire, solo dall’intervento dell’ex assessore Massimiliano Di Girolamo il quale, inveisce contro il Consiglio, assumendosi la responsabilità di aver messo a bilancio nello scorso esercizio la somma di 350 mila € per i lavori dovuti allo spostamento del mercato settimanale,cosa che Ferrari cercava di attribuire politicamente a Percoco.
Sull’intervento di Percoco urge però una informazione di servizio. “Caro consigliere, vista la sua fedeltà nel seguirci e di cui ce ne rallegriamo, le comunico che a breve le offriremo nuovi spunti di discussione. Grazie”.
Sono le 02.00 circa e non se ne vede ancora la fine.
Ormai stanchi e assonnati i figuranti alloggiati nei primi banchi della maggioranza, iniziano a dare segni di insofferenza ai lavori in corso e cosi tra “nu’ lazz e nat”, cercano un pertugio per sdraiarsi, fiduciosi di aver portato a casa il loro gettone di presenza.
Nonostante tutto ciò però i lavori procedono.
Tocca al consigliere Golfieri e poi al consigliere Zappone.

L’esordio del professor Zappone è eloquente…sarò breve ma provocatorio! Lo stato di quiescenza ormai dilagante nei banchi della maggioranza si interrompe…parla Zappone e sarà provocatorio? Tutti a sentire. Inizia la predica e non molto dopo il suo inizio il nostro eroe, il “cavaliere scamiciato”, inveisce contro il consigliere che lo attacca sulla credibilità della maggioranza, usando un linguaggio condito da turpiloqui da bar dello sport e additando il suo interlocutore con frasi del tipo…”non conti un cazzo…non sei nessuno….tu nn c’è l’hai proprio una credibilità…sei un catto-comunista e della peggiore specie…!!!”.
Lo sfida addirittura alle prossime elezionali comunali salvo poi essere ragguagliato da Alla sul fatto che alla prossima tornata non potrà candidarsi, "allora facciamo tra 2 legislature" sfida ancora....troppa grazia sant'Antonio....
Frasi che certamente acquisiscono un grande effetto mediatico se dette appunto da un clerico-fascista. Complimenti!!

Il “cavaliere scamiciato” prende ancora la parola per le repliche finali e ripercorrendo il discorso iniziale dai caratteri internazionali, effettua addirittura un passaggio su Saddam Hussein, il tutto per dare un senso al bilancio senz’anima del nostro comune… I fumi del sonno gli fanno anche augurare il “crollo” del tribunale di Terracina su cui non vuole buttare più un’euro per restaurarlo “che se lo aggiustino dal ministero di giustizia…” dice il nostro eroe….Qui viene costretto dal consigliere Coccia a rettificare quanto detto…ma suvvia forse il nostro cavaliere scamiciato aveva più di qualche motivo per augurarselo…viste le ultime sventure giudiziarie piombate sulla sua maggioranza…
Dopo lo spettacolo offerto in serata definisce patetico e da analizzare dal punto di vista psichiatrico l'intervento di Alla.. però...
Alle ore 03.30 circa viene approvato il bilancio. Ma la discussione non finisce qui.
All’ordine del giorno vi è l’approvazione del Cosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico.
Prende la parola di nuovo Gianni Percoco il quale in sostanza contesta tale decisione perché antieconomica, vista appunto la crisi attuale e introduce il discorso del finanziamento da elargire per la festa della Madonna del Carmine. Gli risponde il consigliere Fantasia che lo accusa di fare gli interessi dei pescatori e delle loro attività commerciali,non tarda a dargli man forte Palmacci. Ma su questo nuova bagarre d’aula si insinua l’assessore Lauretti, ribattezzato Ametrano…vista la sua spiccata logorroicità (non proferisce parola per una serata intera e da molti consigli a questa parte), che stufo ormai del consesso a cui fino ad allora è stato presente, decide educatamente ed eloquentemente di porre la propria firma.
Infatti si alza, manda i presenti a quel paese perché rei di litigare per motivi futili quando si sta facendo l’alba ed esce dalla stanza. Invano il tentativo del moderatore Avelli che gli ricorda come ci sia ancora un punto da votare..
Si dice che dovesse andare a togliere gli ultimi cartelloni elettorali ancora in giro per la città. Mah…!!!
Cala il sipario sul un consiglio, che rimarrà nella storia di questa città come uno dei più sofferti e fantasiosi mai realizzati nonostante la bagarre Palmacci – Percoco perpetrata nel mezzo di una piazza dormiente e in attesa di una nuova alba.
Quella vera però!!!!


di
Daniele Cervelloni

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie daniele...amico di vecchia data