martedì 24 marzo 2009

SI E' PERSA LA CAPACITA' DI DARE UN SENSO ALLE COSE




Le questioni non vengono quasi mai fissate e affrontate per quello che realmente sono;ognuna se ne porta dietro un’altra che, a sua volta, ne partorisce altre ancora. Il motivo del fenomeno risiede in una politica debole e in un affanno nel tentativo di recuperare la forza perduta con la “pratica dell’annuncio”.
Ci troviamo in una situazione catastrofica e adesso sappiamo, o almeno così vogliono farci credere, che la crisi ha un nome e un cognome: Giuliano Masci. Da domani quindi il cittadino o meglio l’elettore,perché per loro siamo solo elettori, troverà una città diversa, una città che cammina e guarda avanti perché Giuliano non c’è più.

Ma come si fa ad associare la sconfitta di una squadra alla debacle di un singolo giocatore?

Per quel minimo di diritto che mastichiamo sappiamo che l’assessore lavora in una giunta e che il suo lavoro è posto in visione e quindi al controllo di una commissioni di consiglieri comunali e poi portato all’approvazione definitiva del primo cittadino.
E allora se a Terracina uno più uno fa ancora due, come può un’amministrazione addossare le colpe di una crisi ad un solo personaggio? Dove erano i controllori? E chi controlla i controllori?
Ci ricordiamo tutti della fiducia incondizionata che il Sindaco aveva in Giuliano, fiducia che era arrivata addirittura ad una proposta di nomina a City Manager, proposta poi rientrata per equilibri politici e di poltrone.
Allora almeno per questa volta non prendiamoci in giro, l’esperienza di governo è finita ed è stata un fallimento totale, adesso ci vogliono idee, adesso bisogna cominciare a fare politica, magari con un’amministrazione tecnica a 360 gradi, che non guardi al colore politico ma alla sostanza delle idee, se ancora idee ci sono….

Terracina Rialzati




1 commento:

Fulvio Carocci ha detto...

Un grazie a Francesco Avena che ci ha dato lo spazio e la possibilità di esprimere il nostro punto di vista